S.Ieromartire Andrea di Krisis

S.Andrea era originario dell’isola di Creta, sotto il regno dell’imperatore iconoclasta Costantino V Copronimo (747-775).

Dalla sua più tenera infanzia si fortificava con zelo  nelle virtù e divenne monaco nella sua patria. Avendo sentito parlare delle persecuzioni che gli avversari  del culto delle Sante Icone infliggevano ai cristiani ortodossi, il Santo decise di andare a Costantinopoli, per confessare la vera fede. Arrivato là  andò al palazzo del Megalomartire Mamas, dove l’imperatore stava conducendo un interrogatorio dei santi e venerabili asceti ai quali rimproverava la loro devozione verso le sante Icone. Grandemente rattristato da questo spettacolo, il Santo si presentò coraggiosamente davanti al sovrano e gli disse: “Sei tu dunque un cristiano, o imperatore?” Il tiranno restò un momento del tutto interdetto davanti all’audacia  del monaco straniero, poi non potendo sopportare la sua  sicurezza, ordinò alle sue guardie di arrestarlo. Costoro si buttarono su Andrea  come bestie feroci, lo gettarono a terra, lo frustarono con nerbi di bue, e gli impedirono di confessare ancor di più la vera fede, a colpi di pietra sul suo volto. Ma niente poteva vincere  lo zelo del santo. Con la bocca tutta insanguinata, gli disse: “Se castigate , voi che siete sovrani in terra, coloro che hanno l’audacia di oltraggiare le statue e le immagini che vi rappresentano, tanto più sarà la collera e il castigo di Dio per voi che  oltraggiate e distruggete le icone del Nostro Signore Gesù Cristo e dei suoi Santi!” A queste parole l’imperatore furioso ordinò di attaccare il Santo a una corda e di trascinarlo a terra sulla piazza del mercato.. Vedendo questo spettacolo  e il sangue del valoroso atleta di Cristo rosseggiare sul suolo, uno degli abitanti della città invasato da un demone, si gettò su di lui e con un coltello gli troncò una gamba. Sotto questo ultimo supplizio, S.Andrea rimise la sua anima a Dio. Il suo santo corpo fu gettato nel luogo dove venivano gettati i malfattori, chiamato  Crisis. Qualche tempo dopo, dodici uomini posseduti da spiriti maligni si riunirono nello stesso momento, senza  nessun accordo precedente, in quel posto , e scoprirono tra altri corpi le reliquie del santo, le trasportarono e le seppellirono in un luogo santo, e ricevettero in cambio la liberazione dai loro demoni.

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