Un monastero a Musadino? Come è stato possibile?

Siamo venuti a Musadino nel 2012 e ogni anno abbiamo acquistato una casa naturalmente vecchia, naturalmente a buon prezzo… Cosa volevamo fare? Con le nostre risorse finanziarie modeste non potevamo certo costruire un Monastero tradizionale in stile russo… anche perché in Italia per costruire qualcosa occorre sottostare a numerose leggi che regolano l’edilizia e la vincolano a certe condizioni. In più la Divina Provvidenza ci ha portato in questa località montana, in un antico borgo che ha i suoi vincoli paesaggistici e storici. Quello che potevamo fare era di acquistare edifici dell’edilizia rurale e restaurarli e inserire in essi quello che occorreva per poter vivere  in una dimensione di preghiera.

Cosa occorre al monaco? In primo luogo una chiesa per pregare ed è stata la prima cosa che abbiamo realizzato anche se in forma precaria. La prima Divina Liturgia è stata celebrata il 15  agosto del 2012… l’edificio non era ancora  di nostra proprietà… ma come dice la Tradizione della Chiesa Ortodossa…abbiamo messo un Angelo a custodire l’Altare.

Nel dicembre del 2012 abbiamo sottoscritto l’Atto di proprietà… il primo passo era fatto.  Di che cosa poi c’è ancora  bisogno? Nel primo edificio abbiamo allestito le celle monastiche, la biblioteca, la cucina , la trapeza, la chiesa. Occorreva  trovare una casa per l’ospitalità dei pellegrini e un orto per coltivare le verdure per mangiare. Nel 2013  è arrivata l’occasione di comprare un edificio  con orto a un buon prezzo. E così abbiamo realizzato il secondo sogno. Abbiamo fatto tanto lavoro per ripulire e rendere coltivabile un orto che era abbandonato da 10 anni. Anche in questa casa abbiamo trovato un locale assai caratteristico e antico che abbiamo adattato a piccola cappella dedicata a S. Nicola. All’ingresso di questa nuova casa c’è un roseto grande e antico che dà il nome alla via: via delle Rose.

Nel 2014 abbiamo ricevuto la proposta di acquisto di una cascina a un prezzo assai basso. Perché ci serviva?  Visitando  l’edificio  abbiamo   notato che,  pur  vetusto aveva un appezzamento di terreno,  cinque stanze al pianterreno e un grande spazio al piano superiore aperto,  (era un fienile)  che poteva essere riadattato per essere una grande chiesa. E così abbiamo comprato anche questa casa. Ora siamo infase di progettazione per il restauro.

 

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