S. Paolo monaco detto l’umile

Il beato Paolo era una contadino, uomo semplice e senza malizia, che viveva in Egitto al tempo di S.Antonio il Grande. Era sposato a una donna bella, ma di cattivi costumi, di cui egli ignorava la natura.

Un giorno rientrato a casa dai campi all’improvviso, sorprese la sua moglie in procinto di commettere peccato con un uomo.  Mettendosi a sorridere dolcemente, egli disse ai due: ” Fa’ niente…in nome di Cristo non la riprenderò più! Va’ custodiscila con i suoi figli. Quanto a me mi ritiro e vado a farmi monaco!”. Partì e si recò nel deserto più aspro dove viveva S.Antonio, e, bussando alla sua porta, gli chiese di farlo monaco sotto la sua guida. “Tu hai sessant’anni, rispose il santo,sei troppo vecchio per diventare monaco e sostenere le privazioni del deserto. Va’ piuttosto al villaggio, lavora e vivi rendendo grazie a Dio”. Siccome Paolo insisteva promettendo di fare tutto ciò che gli avrebbe comandato, S.Antonio gli propose, di andare in un monastero cenobitico dove i fratelli avrebbero potuto supportare la sua debolezza,, poi richiuse la porta e non diede più segno di vita per tre giorni. Ma Paolo non si mosse di un passo stando senza mangiare, e quando Antonio riaprì la sua porta il quarto giorno,  Paolo gli disse: “Mi è impossibile morire lontano da quì!” L’eremita allora accettò la prova e adottò un regime di vita quale mai aveva provato nella sua vita. S.Antonio gli diede delle foglie di palma sfilacciate e gli ordinò di fabbricare una corda seguendo il suo esempio. Alla nona ora quando il vecchio terminò il lavoro, Antonio osservò che l’opera era malfatta e gli ordinò ri rifare la tessitura. Paolo rifece il lavoro senza lamentarsi. Venuta sera Antonio gli disse: ” Vuoi che mangiamo un pezzo di pane?”. “come piace a te!” rispose Paolo, senza mostrare alcuna avidità, benchè non avesse mangiato da quattro giorni. Antonio mise del pane a bagno nell’acqua e. per prolungare la prova del novizio,recitò senza fretta  per dodici volte il salmo e la preghiera da dire prima del pasto. Quando Antonio ebbe finito il suo pezzetto di pane, egli propose al vecchio di mangiarne un altro “Se tu mangi un altro pane, Padre, io ne mangerò un secondo pezzo, se no, non ne mangerò di più”. “Uno solo mi basta perché sono monaco” disse Antonio. “Anche a me ne basta uno solo . disse Paolo – perché voglio diventare monaco”. Antonio si alzò, recitò dodici preghiere e dodici salmi. poi si mise a dormire brevemente. Levatosi nel mezzo della notte  si mise a  pregare fino all’aurora. Vedendo che Paolo aveva seguito con ardore tutti i suoi movimenti, gli disse: “Se tu puoi vivere così tutti i giorni, resta con me!”. Paolo gli rispose:”Invero se dovesse capitare qualcosa di più penoso, non saprei forse sostenerlo, ma de è così posso farlo tranquillamente”. Il giorno seguente S.Antoni gli annunciò con gioia: “Ecco sei diventato monaco!”.Dopo qualche mese, constatando i progressi del suo discepolo, gli costruì una cella a qualche distanza dalla sua  e gli disse: “Ora tu sei monaco. Devi restare solo, per subire ancora la prova dei demoni!”. Paolo lottò con costanza per un anno intero nella solitudine ed ottenne da Dio il dono di cacciare i demoni e di guarire i malati. Così un giorno in cui  venne portato da Antonio un uomo posseduto da un demone, il Santo disse: ” Non da me, che non ho ricevuto il potere di cacciare i demoni, ma da Paolo bisogna portarlo”. Venne portato allora da Paolo, il quale , confidando  solamente nella preghiera del suo padre spirituale, picchiò l’uomo sul dorso dicendo:”Esci da quest’uomo ha detto Padre Antonio!” Ma non ottenne se non delle ingiurie da parte del demone contro di lui e contro Antonio. Paolo allora uscì dalla sua cella in piena calura e si mise a pregare su una roccia chiedendo al Cristo che non avrebbe smesso di pregare sotto il sole fintantoché non avesse cacciato il demone dall’uomo. Il demone cacciò allora un urlo: “Oh violenza sono cacciato dall’umiltà di Paolo!”. E, uscendo dall’uomo si trasformò in un orribile dragone si gettò nel Mar Rosso:Tale fu il favore che Dio accorda a coloro che, come Paolo,si consacrano a lui in tutta semplicità di cuore.

Share