S. Padre Amoun l’egiziano

Il nostro Padre Amoun era originario dell’Egitto. Quando i suoi genitori morirono fu affidato a uno zio che lo costrinse  a sposarsi, malgrado la sua giovane età.

La notte stessa delle nozze, nel momento in cui, lui e la sua sposa  entravano nella camera nuziale, Amoun aprì il libro della Sacra Bibbia  e lesse il testo della lettera ai Corinti in cui l’Apostolo Paolo parla dei problemi del matrimonio, dei turbamenti e delle preoccupazioni che esso porta con sé, mentre invece i vergini  consacrati al Signore possono dedicarsi nella quiete alla preghiera e alle opere spirituali (1 Cor.7). I due sposi, prendendo alla lettera queste parole:” D’ora innanzi quelli che hanno moglie sia come se non l’avessero…quelli che usano del momdo, sia come se non l’usassero” (1 Cor. 7, 29,31), presero la decisione di conservare  la loro verginità e di ritirarsi in un luogo deserto, per vivere nel digiuno e nella preghiera. Andarono così  in un luogo un po’ distante da Alessandria , sulla montagna di Nitria e si costruirono una piccola capanna. Ma ben presto si accorsero che non si poteva tener testa alla natura umana e  agli assalti delle tentazioni sataniche se  facevano vita insieme, così decisero di separarsi per condurre una vita ascetica separata. Amoun non prendeva mai  vino e olio, non si nutriva se non con pane secco, ogni due o tre giorni. La sua condotta piacque tanto al Signore, che presto un buon numero di fratelli, desiderando abbracciare la vita monastica, vollero vivere insieme con lui. Quando arrivava un nuovo candidato, Amoun gli cedeva la sua cella e tutto ciò che vi si trovava, e gli altri fratelli portavano segretamente viveri e tutto ciò che poteva servire al nuovo compagno, in questo modo la prima legge che reggeva questa Comunità era la legge dell’amor fraterno. Qualche anno dopo il deserto della Nitria sotto la direzione di Amoun si era trasformato in una vera città e molti fratelli si spostavano più in là  per vivere in solitudine. Un giorno S.Antonio il Grande si recò in visita dal padre Amoun, per sottoporre al suo consiglio un suo progetto. Dopo aver preso un pasto frugale alla nona ora, essi camminarono nel deserto fino al tramonto del sole, ed eressero una croce nel luogo dove erano arrivati, affinchè quelli che avessero voluto avrebbero potuto costruire delle celle con la benedizione dei due Padri. Padre Antonio disse: “Così i fratelli che verranno da Nitria per trovare quelli che saranno qui, dopo aver fatto una leggera colazione alla nona ora, li avvicineranno in questo momento. E quelli che se ne andranno da qui per andare a Nitria, facendo lo stesso conserveranno la loro esichìa.” Così fu fondato il deserto delle “Cellette” (a 19 km. da Nitria) dove vivevano più di 600 monaci ciascuno nella sua celletta. S. Amoun e S.Antonio erano uniti da profonda amicizia in Dio, e quando p. Amoun rese in pace la sua anima al Signore a Nitria, Antonio che si trovava sulla sua montagna, molto lontano da là, Interruppe la conversazione che aveva con un giovane monaco, e cadendo in estasi, vide l’anima di Amoun salire al cielo accompagnata da inni di gioia degli Angeli. Tra le altre parole ispirate dallo Spirito Santo, S.Amoun diceva “Sopporta ogni uomo come Dio sopporta te”.

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