S.martire Giovanni il Nuovo di Suceava

S.Giovanni di Suceava.
S.Giovanni nacque verso il 1300 in una famiglia di commercianti greci di Trebisonda. Durante un viaggio per commercio sul Mar Nero, il capitano della nave, un latino fanatico, manifestò la sua ostilità verso la fede ortodossa di Giovanni.

Siccome non era stato capace di convincerlo, quando approdarono a Leucopoli ( Cetatea-Alba) lo denunciò al Governatore di questa città che si trovava allora sotto il dominio tataro e affermò che il giovane aveva affermato sotto giuramento il desiderio di aderire alla loro religione.. Il Governatore si rallegrò e fece chiamare Giovanni, al quale promise beni e onori di ogni sorta se rinnegava il Cristo per adorare il sole, le stelle e il fuoco, Resosi conto della macchinazione del capitano, Giovanni rispose: “Io non voglio rinnegare il Cristo, come potrebbe il mio cuore, separarsi dal Sole della Giustizia e dell’Oriente venuto dall’alto, per piombare nelle tenebre dell’ignoranza? Il proposito che mi si è attribuito è una menzogna e un inganno malevolo. Io non voglio rifiutare la bontà che hai manifestato verso di me, ma io non posso rinnegare il Cristo, Luce del mondo!”. Preso dalla collera allora il Governatore ordinò di sottometterlo a terribili torture. Nelle sofferenze più terribili il Santo non cessava di rendere grazie al Signore che l’aveva trovato degno di subire così crudeli tormenti. I suoi carnefici , vedendo che non riuscivano a piegare la sua fede ferma, lo riportarono davanti al Governatore che rinnovò le sue lusinghiere proposte. “Non preoccuparti per le ferite della mia carne, gli rispose il martire, perchè attaverso queste prove temporanee guadagnerò la vita eterna. Solo colui che resiste fino alla fine sarà salvato. Dio aiuti che io sia santificato e incoronato attraverso le sofferenze che subisco per il Cristo!”. Queste parole aumentarono la rabbia del magistrato, che lo rinviò alla prigione.. L’indomani, il Santo, che aveva manifestato una fermezza inattaccabile, fu legato alla coda di un cavallo e trascinato per le vie della città, il suo corpo fu straziato dalla pietre della strada. Un giudeo che si rallegrava di questo spettacolo, sguainò la sua spada e tagliò la testa al martire. La notte seguente delle luci misteriose e una scala luminosa discese dal cielo, apparendo al disopra del corpo che era stato abbandonato sulla pubblica via, e tre personaggi luminosi in abiti sacerdotali comparvero per incensare il santo corpo. Un giudeo che era presente a questo spettacolo imbracciò l’arco per scoccare delle frecce su questi personaggi, ma venne colpito da paralisi e rimase immobilizzato tutta la notte. Sentendo queste notizie il Governatore accordò ai Cristiani il permesso di rilevare il corpo e di seppellirlo. Il capitano che lo aveva tradito, tentò d’impadronirsi di notte delle Sante Reliquie per portarle nel suo Paese, ma il sacerdote del cimitero che fu avvertito in sogno da S.Giovanni, radunò numerosi fedeli e mise il corpo del Santo in salvo dentro la chiesa della città, dove il glorioso martire fu venerato per 70 anni e dove compì numerosi miracoli. Quando il Principe della Moldo-Valacchia, Alessandro il Buono, ascoltò (nel 1402) il racconto dei miracoli di S.Giovanni, fece trasferire con gran concorso di popolo le sue Reliquie a Suceava, capitale della Moldavia, che stava per essere riconosciuta dal Patriarcato di Costannopoli come Metropolia, e da allora il Santo venne considerato il Protettore della Moldavia.

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