S.Acacio vescovo di Melitina

Festa : 17 aprile

Il monaco Acacio, vescovo di Melitina, nacque in una pia famiglia nella città armena di Melitina. I suoi genitori rimasero senza figli per molto tempo e, pregando per poter avere un bambino, promisero di consacrarlo a Dio.

Avendo Dio esaudito la loro richiesta, fin dall’infanzia il piccolo, a cui era stato dato il nome di Acacio, fu affidato al Vescovo Otrio di Melitina per essere educato e per servire la Chiesa. Sant’Otrio era un forte campione dell’Ortodossia. Quando sorse l’eresia macedone, Sant’Otrio al Secondo Concilio Ecumenico (381) difese la dottrina ortodossa dello Spirito Santo come Terza Persona della Santissima Trinità Essenziale e Indivisa.

Il santo allevò amorevolmente Acacio, lo consacrò lettore e poi lo ordinò al grado di diacono e sacerdote. Sant’ Acacio ha servito devotamente la Chiesa. Ha insegnato ad adulti e bambini le Sacre Scritture, e la professione ortodossa della fede cristiana.

Tra i suoi studenti c’era un luminare della Chiesa quale era il monaco Eutimio il Grande (+ 473; Comm. 20 gennaio).

Dopo la morte di sant’Otrio, per consenso universale, sant’Acacio fu eletto al trono episcopale di Melitina. Governò saggiamente la sua diocesi. Con la sua ferma fede, umiltà e azioni, il santo acquisì il dono dei miracoli. Una volta, quando in un’estate arida il santo celebrava la Divina Liturgia in un campo aperto, il vino nella Coppa Santa fu sciolto da una pioggia improvvisa che innaffiava l’intera terra. Attraverso la sua preghiera, il fiume della montagna che si riversò durante il diluvio non andò oltre la pietra da lui posata sulla riva. Su una delle isole del fiume Azar, il santo, nonostante la resistenza dei pagani, costruì un tempio in onore della Beata Vergine Maria. I costruttori del tempio per negligenza o per malizia costruirono intenzionalmente una volta difettosa . Durante la liturgia, l’arco ha ceduto ed era pronto a cadere. Le persone spaventate si precipitarono fuori dal tempio. Ma il santo fermò i fedeli con un’esclamazione: “Signore è il protettore della mia vita, di chi avrò paura?” (Salmo 26.1). L’arco si fermò e sembrò sospeso in aria. Solo quando il servizio finì e il santo fu l’ultimo a lasciare la chiesa, l’arco crollò senza causare danni a nessuno. Successivamente, il tempio fu ricostruito di nuovo.

San Acacio partecipò al Terzo Concilio Ecumenico (431) e difese la confessione ortodossa delle due nature (divina e umana) del Salvatore e il suo Natale senza seme dalla Beata Vergine Maria. Sant’ Acacio lasciò questo mondo per andare verso il Signore circa nell’anno  435.

Da © ORTHODOX.RU

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