S.Icona della SS.Madre di Dio detta “Pammakarista”

L’icona della Santissima Theotokos, chiamata la “Beata” o “Pammakarista”, fu inviata nel 1905 da Sua Santità il Patriarca Gioacchino III di Costantinopoli come benedizione e consolazione alla città di Kazan dopo il sacrilego rapimento della miracolosa icona della Madre di Dio dalla chiesa cattedrale del Convento della Madre di Dio di Kazan nella notte tra il 28 e il 29 giugno 1904.

Questa icona è una copia esatta dell’icona particolarmente venerata della “Beata Madre di Dio”, situata nella Chiesa Patriarcale di Costantinopoli, l’unico antico santuario sopravvissuto a Costantinopoli, nel tempio nel nome del Santo Grande Martire George, dopo numerosi saccheggi.

L’immagine sacra è stata dipinta su una tavola di legno secondo la tradizione dell’antica pittura di icone greche. Sul retro sono scritte in greco le parole: “Gioacchino, per grazia di Dio, Arcivescovo di Costantinopoli, Nuova Roma e Patriarca Ecumenico, al Reverendo e Onoratissimo Metropolita di San Pietroburgo e Ladoga e Primate della Santa Sinodo della Russia, signor Anthony. Reverendissimo fratello in Cristo! E siamo rimasti colpiti nel profondo del nostro cuore dal terribile e inaudito rapimento sacrilego della sacra Icona di Kazan della Madre di Dio. Volendo quindi da parte nostra offrire ai pii cristiani un po’ di consolazione per la loro irreparabile perdita, abbiamo ordinato che fosse redatta una copia, fedele in tutto nell’aspetto e nelle dimensioni, dell’icona della Madre di Dio “Beata”, situata nella Chiesa Patriarcale, venerata da tutti noi .San il Grande Martire Giorgio il Vittorioso, unico superstite di varie razzie, e icona anticamente venerata della chiesa patriarcale; il quale elenco inviamo affinché sia ​​posto, se ti degnerai, al posto del tesoro trafugato, sacro e venerato.

Possa il Signore nostro Salvatore, attraverso le preghiere di Sua Madre, oscurare e proteggere il Suo pio popolo con ogni grazia e misericordia.

Scritto al Patriarcato il 29 maggio 1905”.

L’icona “Tutti i Beati” rimase nel monastero di Kazan fino alla sua chiusura. Quindi il santuario è stato spostato nella chiesa di Pietro e Paolo a Kazan. Successivamente si perdono le tracce dell’immagine miracolosa. Il governo sovietico ha combattuto contro la religione, non risparmiando i sentimenti dei credenti. Molte icone erano nascoste nelle case ortodosse, alcune prendevano polvere nei magazzini e nei magazzini dei musei storici. È stata salvata solo la icona Pammacarista. Si trova nella Cattedrale di San Nicola a Kazan.

Per molti anni, i ricercatori della storia della chiesa di Kazan non hanno rinunciato ai tentativi di trovarlo nei musei russi e stranieri o nelle collezioni private. E solo recentemente la fortuna ha sorriso loro: l’icona è stata ritrovata molto vicino al luogo da dove era scomparsa durante gli anni dell’ateismo. La  cassa si è semplicemente aperta: per tutto questo tempo l’icona miracolosa della Madre di Dio “Beata” era nelle collezioni del Museo Nazionale della Repubblica del Tatarstan ed è stata conservata lì, come si suol dire, sotto la voce “segreto”. Non solo non è stato esposto nell’ambito della mostra permanente, ma non è mai stato presentato nemmeno nelle mostre in cui erano esposti molti oggetti d’arte sacra conservati nei magazzini del museo.

E solo l’anno scorso, durante le riprese del film documentario “Prima apparizione” sull’icona di Kazan della Madre di Dio, i ricercatori hanno avuto per la prima volta l’opportunità di vedere e catturare con i propri occhi l’immagine miracolosa del “Tutto- Beato”.

Attualmente, l’icona  è conservata nella chiesa di San Sergio di Radonezh nella città di Kazan (via Yapeeva, 2).

La celebrazione in onore dell’icona della Madre di Dio “Pamakarista” il 1/14 settembre è stata istituita dal Patriarca Gioacchino.

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