Una Preghiera di S.Simeone il Nuovo Teologo

s-simeone-il-nuovo-teologoTu conosci la mia povertà, tu sai che sono orfano, Tu comprendi la mia solitudine, vedi la mia debolezza e la mia impotenza, o Dio mio che mi hai creato: Tu non la ignori, ma la guardi e conosci ogni cosa. Vedi il mio cuore umile, vedilo contrito, vedi che mi accosto a Te, o mio Dio, nella mia colpevolezza,  e dammi dall’alto la Tua grazia, dona il Tuo Spirito Divino.

Dona il Paraclito, o Salvatore; mandalo, come hai promesso, mandalo anche ora a chi siede nella stanza superiore, o Sovrano, al di sopra davvero di ogni realtà terrena, fuori da tutto il mondo, e che Ti cerca e attende il Tuo Spirito. Non tardare dunque, o Compassionevole, non trascurare, o Misericordioso, non dimenticare chi Ti cerca con l’anima assetata. Non privare, me indegno, di questa vita e non disprezzarmi, o Dio, non abbandonarmi.

(tratto da: Simeone il Nuovo teologo “Inni e preghiere” ed. Città Nuova 1996)

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